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Linguaggio e comicità

Lingua, dialetti e mistilinguismo nell’intrattenimento comico italiano tra vecchi e nuovi media

by Sandra Covino (Volume editor) Vincenzo Faraoni (Volume editor)
©2016 Edited Collection 250 Pages

Summary

Il comico e le molteplici manifestazioni del riso sono stati già ampiamente indagati da vari punti di vista: filosofico, letterario, psicologico, drammaturgico, musicale e, non ultimo, linguistico. Ciò nonostante, lo sviluppo delle comunicazioni di massa e dei contesti sociali caratterizzati dal contatto di varietà e di lingue diverse impongono di aggiornare la riflessione su strutture ed espedienti del linguaggio comico, che da una parte presenta strategie ricorrenti e linee di continuità nel tempo e nello spazio, d’altro canto, però, appare fortemente legato al contesto culturale e alle regole pragmatiche della comunità che di volta in volta lo esprime.
Il volume si propone di puntare l’obiettivo sulla realtà italiana e sullo sfruttamento a fini comici e parodici del suo ricco repertorio linguistico, contraddistinto, storicamente ma anche nella vicenda contemporanea, da una particolare vitalità delle varietà locali e dall’apertura a ibridazioni di vario tipo, interne ed esterne al diasistema di riferimento.

Table Of Contents

  • Copertina
  • Titolo
  • Copyright
  • Sul curatore
  • Sul libro
  • Questa edizione in formato eBook può essere citata
  • Indice
  • Introduzione (Sandra Covino / Vincenzo Faraoni)
  • Parte Prima Le strategie linguistichedel comico e la tradizione italiana
  • Osservazioni su (alcune) strategie del linguaggio comico, segmento periferico dello spazio linguistico (Emanuele Banfi)
  • 1. Intorno al linguaggio comico: da Platone alla teoria dello “spazio linguistico”
  • 2. Quando i “sacri testi” sono rivisitati…
  • 3. Elementi unificanti la materia del comico
  • 4. Il linguaggio comico, esempio di sistema instabile e altri sistemi instabili
  • Bibliografia
  • La commedia delle lingue dall’opera buffa al cinema comico (Fabio Rossi)
  • 1. Ingredienti comici dell’opera buffa
  • 2. Gaetano Gasbarri
  • 3. Analisi linguistica
  • 3.1. Giochi di parole
  • 3.2. L’antilingua
  • 3.3. La reticenza
  • 3.4. Il parlato (qualche retrodatazione)
  • 4. Conclusioni goldoniane
  • Bibliografia
  • Parte Seconda Varietà del repertorio e ibridazioni, tra vecchi e nuovi media: TV, web e cinema
  • Dall’italiano antico ai linguaggi specialistici: Maurizio Lastrico e la tavolozza linguistica della sua comicità (Sandra Covino)
  • 1. Premessa
  • 2. L’italiano “antico” di Maurizio Lastrico7
  • 3. Altri esperimenti: la parodia dei linguaggi specialistici
  • 4. Conclusioni
  • Bibliografia
  • Appendice
  • 1. Testi
  • 1.1. L’infratto
  • 1.2. Divina Champions
  • 1.3. Numeri
  • 2. Intervista a Maurizio Lastrico
  • Più inglese che altro: il portfolio linguistico dell’italiano medio alla luce del pastiche comico della Sora Cesira (Michele Loporcaro / Vincenzo Faraoni)
  • 1. Introduzione
  • 2. Primo accostamento al corpus
  • 3. L’anglo-italiano di Sora Cesira: inglese B1?
  • 4. Il latinorum dei Carmina burina
  • 5. Sora Cesira in salsa brasileira
  • 6. Testi italo-spagnoli
  • 7. Testi italo-francesi
  • 8. Conclusioni
  • Bibliografia
  • Il comico tra cinema e nuovi media: dalla commedia all’italiana alle web series (Antonio Catolfi / Giacomo Nencioni)
  • 1. Web series e commedia all’italiana, origini e confronto
  • 2. Il rapporto tra vecchie e nuove forme
  • 3. Comicità, regia e autorialità: le origini della commedia all’italiana
  • 4. Le web series: dalla tradizione al futuro della comicità
  • 5. Conclusioni
  • Bibliografia
  • Parte Terza Satira e parodia sulla carta stampata
  • Lingua e dialetto negli scritti satirici di Federico Maria Sardelli (Lorenzo Filipponio)
  • 1. Un Pico della Mirandola dei nostri tempi
  • 2. I miracoli di Padrepio
  • 2.1. La lingua di Pp
  • 2.1.1. (Orto)grafia
  • 2.1.2. Fonia
  • 2.1.3. Morfologia
  • 2.1.4. Sintassi e testualità
  • 2.1.5. Toscanismi
  • 2.2. I livelli del comico in Pp
  • 3. Il libro Cuore (forse)
  • 3.1. Il Cuore di De Amicis
  • 3.2. Forme e contenuti della parodia
  • 3.3. Tormentoni
  • 3.3.1. I compagni di scuola
  • 3.3.2. Il maestro
  • 3.3.3. Saggio minimo di concordanze sardelliane (o: i livelli del comico in Cf)
  • Bibliografia
  • 1) Opere di Sardelli
  • 2) Bibliografia secondaria
  • I falsi del Male. Alle origini della parodia postmoderna? (Massimo Palermo)
  • 1. Per un’analisi testuale della parodia
  • 2. Parodia postmoderna
  • 3. I falsi del Male
  • 4. Analisi linguistica
  • 5. Conclusioni
  • Bibliografia
  • Un caso di sperimentalismo nella lingua dei fumetti Disney: l’italiano pseudo-medievale di Paperino il Paladino (Francesco Sestito)
  • 1. Introduzione
  • 1.1. L’esperimento di Paperino il Paladino
  • 1.2. Le Parodie Disney: questioni linguistiche e stilistiche
  • 1.3. Il testo di Paperino il Paladino (e non solo): note filologiche
  • 2. Il comico dell’italiano antico (o anticheggiante): scelte fonetiche, morfologiche e morfosintattiche in Paperino il Paladino
  • 3. Arcaismi e cortocircuiti: lessico e topologia di Paperino il Paladino
  • 4. Caratterizzazione linguistica dei personaggi: italiano pseudo-medievale e italiano neutro
  • 5. Conclusioni e note sulla ricezione dell’opera
  • Bibliografia
  • Indice dei nomi
  • Gli autori

Sandra Covino e Vincenzo Faraoni
(a cura di)

Linguaggio e comicità

Lingua, dialetti e mistilinguismo
nell’intrattenimento comico italiano
tra vecchi e nuovi media

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Sul curatore

Sandra Covino è ordinario di Linguistica italiana presso l’Università per Stranieri di Perugia e attualmente dirige il Dipartimento di Scienze umane e sociali. Tra i filoni della sua produzione scientifica, la storia degli studi linguistici e filologici in Italia, la lingua dell’Ottocento e le falsificazioni testuali, varietà e linguaggi settoriali dell’italiano contemporaneo.

Vincenzo Faraoni è Oberassistent in Linguistica italiana presso il Romanisches Seminar dell’Università di Zurigo, dove svolge attività didattica e di ricerca dal luglio 2008. Oltre che di fonetica e morfologia italo-romanze – i suoi principali ambiti di studio – si occupa di forme ed espressioni della comunicazione sul web.

Sul libro

Il comico e le molteplici manifestazioni del riso sono stati già ampiamente indagati da vari punti di vista: filosofico, letterario, psicologico, drammaturgico, musicale e, non ultimo, linguistico. Ciò nonostante, lo sviluppo delle comunicazioni di massa e dei contesti sociali caratterizzati dal contatto di varietà e di lingue diverse impongono di aggiornare la riflessione su strutture ed espedienti del linguaggio comico, che da una parte presenta strategie ricorrenti e linee di continuità nel tempo e nello spazio, d’altro canto, però, appare fortemente legato al contesto culturale e alle regole pragmatiche della comunità che di volta in volta lo esprime.

Il volume si propone di puntare l’obiettivo sulla realtà italiana e sullo sfruttamento a fini comici e parodici del suo ricco repertorio linguistico, contraddistinto, storicamente ma anche nella vicenda contemporanea, da una particolare vitalità delle varietà locali e dall’apertura a ibridazioni di vario tipo, interne ed esterne al diasistema di riferimento.

Questa edizione in formato eBook può essere citata

Questa edizione in formato ePub può essere citata. Inizio e fine della pagina corrispondente all’edizione stampata sono segnalati nel testo. Nel caso in cui una parola fosse troncata a cavallo tra due pagine, la segnalazione avviene nel punto in cui la parola stessa è troncata

Sandra Covino, Vincenzo Faraoni

Introduzione*

1. L’idea di dedicare una raccolta di saggi all’esplorazione linguistica della comicità, «un territorio – come scrive Emanuele Banfi nel contributo di apertura (p. 22) – dai confini incerti, segnato non da nette cesure bensì da vaste zone grigie ove allignano categorie contigue quali sono le molte e diverse forme dell’umorismo, dell’ironia, della satira, del grottesco, della parodia, del centone, del pastiche», può apparire troppo ambiziosa o comunque superflua. Il comico e le molteplici manifestazioni del riso sono stati già ampiamente indagati da vari punti di vista: filosofico, letterario, psicologico e psicoanalitico, semiotico, drammaturgico, musicale e, non ultimo, linguistico. Ciò nonostante, a vent’anni dalla pubblicazione del volume curato dallo stesso Banfi, Sei lezioni sul linguaggio comico (Trento, 1995), ci è sembrato opportuno tornare a riflettere su strutture ed espedienti della comunicazione comica, che da una parte presenta strategie ricorrenti e linee di continuità nel tempo e nello spazio, d’altro canto però appare fortemente legata al contesto culturale e alle regole pragmatiche della comunità che di volta in volta la produce. L’esigenza di una rinnovata riflessione è infatti suggerita, se non imposta, da importanti fattori di mutamento: anzitutto, lo sviluppo delle comunicazioni di massa, dei nuovi media, ovvero delle forme di intrattenimento e delle modalità di fruizione post-televisiva veicolate dalla rete; altrettanto notevoli le trasformazioni della realtà sociale italiana, caratterizzata dal contatto di varietà e di lingue diverse in comunità e contesti sempre più multietnici; senza contare poi che gli strumenti della linguistica scientifica, applicabili all’esame delle varie testualità dell’universo comico, si sono ampliati e arricchiti in tempi recenti grazie a nuove prospettive, come quelle aperte ad esempio dalle neuroscienze.←7 | 8→

Gli autori degli otto contributi inclusi in questa silloge hanno messo a confronto le loro esperienze di ricerca nel corso di una giornata di studio organizzata dall’Università per Stranieri di Perugia nella primavera del 2015. L’incontro ha puntato l’obiettivo sullo scenario italiano, senza escludere riferimenti ad altre culture e approfondimenti teorici di tipo multidisciplinare, naturalmente indotti dalla stessa poliedrica complessità del tema prescelto. I contenuti delle relazioni e dello stimolante dibattito che ne è seguito sono apparsi di sensibile interesse e potenzialmente fruibili non solo da una platea di studiosi di linguistica e comunicazione. Di qui la decisione di allestire una pubblicazione, che, senza rinunciare al rigore metodologico dell’approccio scientifico, si rivolgesse anche ad un pubblico più ampio e trasversale, per il quale le alchimie della comicità possono costituire motivo di attrazione e curiosità, suscitando desiderio di approfondirne la conoscenza.

I saggi allestiti per la stampa hanno ripreso e ampliato spunti emersi nel corso dei lavori; in primo luogo quella peculiarità della comicità all’italiana individuabile proprio nella natura linguistica, quando non schiettamente metalinguistica, dei suoi principali ingredienti. Nel comico di parola (il riferimento è alle categorie bergsoniane) si evidenzia, infatti, quel particolare potenziale espressivo del repertorio linguistico italiano, contraddistinto, storicamente ma anche nella vicenda contemporanea, da una particolare vitalità delle varietà locali e dall’apertura a ibridazioni di vario tipo, interne ed esterne al diasistema di riferimento, con il conseguente corredo di difficoltà della resa traduttiva in altre lingue e in altre tradizioni culturali meno ricche e variegate.

I coni di luce che da diverse angolazioni e con varie impostazioni metodologiche sono stati proiettati sulla storia e sull’attualità del rapporto tra linguaggio e comicità hanno illuminato numerose strategie ed esperienze specifiche, convergenti, però, nell’utilizzo a fini ludici ed espressionistici, ieri come oggi, di artifici particolarmente produttivi: l’escursione e la deformazione plurilingue, il brusco accostamento di registri diversi (dal popolare – dialettale e semicolto – alla mimesi caricaturale del linguaggio erudito e dei gerghi specialistici), le creazioni verbali artificiali, la “sorpresa” (cioè l’infrazione del sistema delle attese e la rottura di schemi prestabiliti, attraverso il rovesciamento delle convenzioni e le tecniche di sostituzione), la commistione ed il capovolgimento tra sublime e infimo, spirituale e materiale, aulico e triviale, antico e attuale; comune anche il ricorso all’intertestualità del riuso,←8 | 9→ fenomeno in costante crescita nella comunicazione di massa “post-moderna”, dove la pubblicità televisiva e altri stereotipi veicolati dai social media hanno sostituito l’“alto” del testo letterario classico con il basso-pulp della stessa propaganda commerciale e dell’industria dello spettacolo nella creazione di un patrimonio di conoscenze condivise, disponibili per il gioco del richiamo allusivo e parodico.

2. La mappa orientativa del volume prevede una sezione introduttiva dedicata alle strategie linguistiche del comico (con riferimenti concreti alla tradizione letteraria e teatrale nazionale; capp. I–II), seguita poi dall’analisi di alcune manifestazioni specifiche della comicità italiana degli ultimi decenni. I saggi che le descrivono sono organizzati in due parti: la prima (capp. III–V) raccoglie esempi di comicità realizzati soprattutto attraverso il ricorso insistito alle molteplici varietà del repertorio sociolinguistico italiano (antico e moderno) o all’ibridazione mistilingue tra codici diversi; la seconda (capp. VI–VIII) comprende casi in cui prominente è invece il carattere parodico (e/o satirico) dei testi considerati, accostabili oltretutto per l’appartenenza a generi testuali veicolati dalla carta stampata. Una breve carrellata sugli otto capitoli che compongono i tre blocchi tematici consentirà al lettore di intuire la quantità e la qualità dei loro contenuti.

Details

Pages
250
Year
2016
ISBN (PDF)
9783034324670
ISBN (ePUB)
9783034324687
ISBN (MOBI)
9783034324694
ISBN (Softcover)
9783034324663
DOI
10.3726/b10997
Language
Italian
Publication date
2017 (January)
Keywords
Plurilingualism Language and dialects Linguistic variation Media studies
Published
Bern, Berlin, Bruxelles, Frankfurt am Main, New York, Oxford, Wien, 2016. 250 p.

Biographical notes

Sandra Covino (Volume editor) Vincenzo Faraoni (Volume editor)

Sandra Covino è ordinario di Linguistica italiana presso l’Università per Stranieri di Perugia e attualmente dirige il Dipartimento di Scienze umane e sociali. Tra i filoni della sua produzione scientifica, la storia degli studi linguistici e filologici in Italia, la lingua dell’Ottocento e le falsificazioni testuali, varietà e linguaggi settoriali dell’italiano contemporaneo. Vincenzo Faraoni è Oberassistent in Linguistica italiana presso il Romanisches Seminar dell’Università di Zurigo, dove svolge attività di ricerca dal luglio 2008. Oltre che di fonetica e morfologia italo-romanza – i suoi principali ambiti di studio – si occupa di forme ed espressioni della comunicazione sul web.

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