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Armonia e conflitti

Dinamiche familiari nella narrativa italiana moderna e contemporanea

by Ilaria de Seta (Volume editor)
©2015 Conference proceedings 187 Pages

Summary

Da alcuni anni, numerosi convegni, pubblicazioni e mostre nel campo della letteratura italiana rivelano un’attenzione crescente verso il tema della famiglia. I rapporti di natura familiare determinano dinamiche particolari tra i personaggi di opere narrative e amplificano il senso generale del loro confronto con la vita. Armonia e conflitti non sono che i due poli delle variegate situazioni che emergono nella trama di romanzi e racconti moderni e contemporanei. Le relazioni tra genitori e figli, il legame tra mariti e mogli, il vincolo tra fratelli e sorelle costituiscono il centro di un sistema di rapporti che prendono forme diverse. Nel volume ogni contributo, analizzando la natura dei problemi familiari presenti nei vari autori trattati e interpretandoli come ingresso privilegiato nei rispettivi universi, aggiunge un tassello allo studio di questo affascinante snodo tematico. Giancarlo Alfano, Daniele Comberiati, Fabio Danelon, Ilaria de Seta, Claudio Gigante, Monica Jansen, Matteo Palumbo, Mara Santi, Sebastiano Triulzi, Bart Van den Bossche e Franco Zangrilli ci introducono in questo viaggio. Distribuiti in due parti, Tra Otto e Novecento e Dal secondo dopoguerra a oggi, i capitoli sono dedicati in parte ad autori grandi e immancabili e in parte ad autori da ri-leggere: Manzoni, Pirandello, Tozzi, Svevo, Martini, Landolfi, Berto, Fallaci e Muratori.

Table Of Contents

  • Cubierta
  • Título
  • Copyright
  • Sobre el autor/el editor
  • Sobre el libro
  • Esta edición en formato eBook puede ser citada
  • Índice
  • Premessa
  • Prefazione
  • PRIMA PARTE. TRA OTTO E NOVECENTO
  • Modelli matrimoniali nei Promessi sposi
  • I «vecchi» e i «giovani» di Zola. Un’ipotesi per Pirandello
  • 1. Fine Novecento
  • 2. Rome
  • 3. Un’ipotesi per Pirandello
  • Binari paralleli e visioni contrapposte. I fratelli ne I vecchi e i giovani
  • Va bene! La famiglia nelle novelle di Pirandello
  • 1. La famiglia impossibile, fortuita, e doppiamente fallita
  • 2. Oltre la sospensione del senso
  • Padri e figli in Tozzi
  • L’eredità crepuscolare nella narrativa degli anni Venti: I volti del figlio di Fausto Maria Martini
  • Angiolina tra miti letterari e convenzioni sociali, ovvero dell’inconciliabilità dell’amore e del matrimonio in Senilità
  • 1. Premesse
  • 2. Il matrimonio e le ambiguità di Emilio
  • 3. Possesso e insoddisfazione: il mito della casta amante
  • 4. La famiglia
  • SECONDA PARTE. DAL SECONDO DOPOGUERRA A OGGI
  • Famiglia anno zero. Il mondo, non salvato, dei ragazzini
  • 1. Che cos’è l’«anno zero»
  • 2. Guerra aerea e distruzione delle città
  • 3. Famiglia anno zero: esistere dopo il bombardamento
  • Isotopie «famigliari» nel Racconto d’Autunno di Tommaso Landolfi
  • 1. La casa fra le montagne
  • 2. Il narratore del Racconto d’autunno
  • 3. Il personaggio del vecchio. Rapporto padre/figlio
  • 4. Il segreto del giardino d’Armida landolfiano
  • 5. Una doppia evocazione: prima e seconda Lucia
  • Oriana Fallaci. L’epopea della famiglia
  • La famiglia in comune. Rapporti interrelazionali ne La vita in comune di Letizia Muratori
  • Bibliografia
  • Indice dei nomi

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Premessa

Ilaria DE SETA

Université de Liège

Il presente volume è nato come una sfida: verificare la pertinenza di una lettura tematica di romanzi italiani moderni e contemporanei alla luce delle dinamiche tra personaggi legati da vincoli familiari. La questione della famiglia è, naturalmente, un topos ricorrente nella tradizione letteraria. Si può dire che, a partire dall’avventura tragica di Edipo, costituisce un nodo essenziale della questione umana. Tuttavia, il problema appare ripresentarsi oggi con un’evidenza davvero originale. La lacerazione esasperata dei rapporti familiari assume la potenza di un emblema. Costituisce il segno di un conflitto più generale, che riguarda la forma stessa della convivenza e l’idea capitale della comunità. Parlare dei legami familiari significa, in altre parole, riflettere intorno al sistema più generale della vita comune e mette in gioco la forma che questa sta assumendo.

Un gran numero di convegni, conferenze, giornate di studi, workshops, simposia e colloques in ambito internazionale (e soprattutto in ambito anglosassone, dove l’attenzione alla famiglia è presente da tempo nel contesto dei gender studies, women’s studies e childhood studies), e numerosi studi di matrice storica, cinematografica e letteraria (per i quali si rimanda alla bibliografia che conclude il volume) dimostrano una considerevole attualità del tema. Esso torna investito di una forza nuova, che sollecita a porre altre domande e a formulare risposte specifiche.

A ragionare intorno a un tale argomento e alla particolare consistenza che esso assume nella letteratura del XX secolo sono stati chiamati studiosi di varia provenienza, geografica e culturale. Il gruppo di ricerca belga, con studiosi delle università di Liegi, Bruxelles, Lovanio e Gand, si è arricchito dei contributi di una comunità internazionale composta di docenti giunti dall’Italia –Napoli, Perugia e Roma–, dall’Olanda
–Utrecht–, nonché dagli Stati Uniti –New York.

È il «secolo breve» l’orizzonte entro cui sono inscritti i singoli interventi. Le opere dell’Ottocento e i testi della letteratura degli ultimi ← 11 | 12 → anni definiscono soprattutto gli estremi cronologici che delimitano l’area principale di quasi tutte le comunicazioni. Manzoni, con la coppia dei Promessi Sposi, funziona da prolessi rispetto all’asse principale del convegno, mentre i romanzi del Duemila di Letizia Muratori costituiscono il punto di arrivo provvisorio, mostrando famiglie inedite e relazioni mai prima sperimentate. Il nucleo centrale del convegno è costituito da alcuni grandi protagonisti del Novecento. Luigi Pirandello presenta una casistica inesauribile delle possibili degenerazioni dei rapporti di famiglia ed è, perciò, a ragion veduta, un punto di riferimento essenziale, affiancato da altri due colossi del Novecento italiano, Italo Svevo e Federigo Tozzi. Nei loro testi la famiglia, nella complessità dei suoi rapporti e delle sue relazioni, è colta in momenti di crisi declinata in forme diverse, che possono giungere al conflitto più drammatico e irreversibile. In una prospettiva diversa, Giuseppe Berto e Tommaso Landolfi mostrano le alterazioni che la Grande Storia della seconda guerra mondiale immette nell’universo familiare, mettendo a dura prova le esperienze individuali sulla scena di un mondo diventato cupo e drammatico.

Il volume, per marcare scarti e differenze rispetto a una potenziale continuità, è perciò organizzato diacronicamente. È suddiviso in due parti, che evidenziano la cesura costituita dal secondo conflitto mondiale. Nella prima parte, Tra Ottocento e Novecento, il primo contributo, di Fabio Danelon, è emblematicamente dedicato al matrimonio nel «primo grande romanzo della narrativa moderna» (secondo una definizione classica di Lanfranco Caretti). Il secondo saggio costituisce il primo dei tre interventi su Pirandello e questi saggi, tutti insieme, delineano un corpus organico di riflessioni sul microcosmo pirandelliano. Claudio Gigante propone un confronto intertestuale tra il romanzo Rome di Zola e I vecchi e i giovani, basato sul conflitto generazionale tra due mondi pensati come incomparabili; nel mio contributo è affrontata, nello stesso romanzo di Pirandello, la questione dei rapporti ‘orizzontali’ tra fratelli, in opposizione alla successione verticale delle generazioni; il successivo intervento di Bart Van den Bossche ricostruisce, a partire dalla novella Va bene!, una mappa delle insolite dinamiche familiari nel corpus delle Novelle per un anno.

Nello spazio cronologico dei primi trent’anni del Novecento si collocano i successivi contributi. Il saggio di Matteo Palumbo verte sui sofferti rapporti tra padri e figli nella narrativa di Tozzi. La questione del vincolo di sangue e delle attese imperative della paternità riappare nel ragionamento di Daniele Comberiati, dedicato alla raccolta di scritti di Fausto Maria Martini, I volti del figlio (1927). L’intervento di Mara Santi esplora, a sua volta, il ruolo delle figure femminili nei romanzi di Svevo e ricostruisce la relazione enigmatica tra biografia e opera.

Lo scenario si modifica nella sezione successiva: Dal secondo dopoguerra a oggi. Bambini e adolescenti, orfani di guerra gettati in ← 12 | 13 → un’esperienza più grande di loro, sono al centro del saggio di Giancarlo Alfano sul romanzo di Giuseppe Berto Il cielo è rosso (1947). Questo medesimo anno è significativamente lo stesso del Racconto di autunno di Tommaso Landolfi, analizzato da Sebastiano Triulzi e anch’esso incentrato sulle dinamiche tra padre e figlio. Il libro si conclude con due saggi che discutono il punto di vista femminile sull’intera questione. Il contributo di Franco Zangrilli verte sulla famiglia come epopea nei romanzi di Oriana Fallaci, mentre, in chiusura, Monica Jansen, quasi ad anticipare le possibili svolte del problema, getta un colpo d’occhio sulla famiglia post-moderna in La vita in comune (2007) di Letizia Muratori.

La famiglia, appare, volta per volta, nell’insieme dei discorsi, come vincolo umano desiderato o perduto, chiave di relazione tra due o più personaggi, occasione per descrivere sentimenti o moti interiori dell’anima. Può agire anche, come suggerisce Peter Brooks, come motore narrativo, che, nella trama di un romanzo, accelera o rallenta il corso degli avvenimenti. Dall’altro, in senso diacronico, la rappresentazione letteraria della famiglia può servire come un affresco collettivo, uno spaccato che aiuta a registrare le trasformazioni avvenute e permette di intendere il loro significato. Così la famiglia, da semplice condizione privata, centro di affetti o di contrasti individuali, riflette le sue relazioni interne nella dimensione pubblica e diviene uno specchio dei mutamenti della società italiana.

La ricognizione dei diversi tipi di vincoli familiari mette in luce l’importanza che di volta in volta essi assumono nei testi narrativi considerati: il rapporto tra genitori e figli, di cui nel presente studio emerge con prepotenza il legame, tutto maschile, padre – figlio, o il legame tra marito e moglie, che passa dagli scenari manzoniani alla “stanza della tortura” pirandelliana. La famiglia può essere raccontata come un coro di personaggi (Fallaci e Muratori) e la linea verticale delle generazioni può contrapporsi, nel ricordo di un mondo e di speranze tramontate, all’aridità orizzontale e intersoggettiva testimoniata dai Vecchi e i giovani. Questa percezione dei mutamenti accaduti tra un passato pensato come gloria e il presente, percepito come disinganno e sconfitta, entra nella stessa conformazione degli ambienti. La dimensione spaziale (in particolare lo spazio domestico, vero e proprio cuore della famiglia) assume, così, una sua imprescindibile funzione nella rappresentazione dei gruppi familiari o delle tensioni che li attraversano.

Lungi dall’avere come obiettivo la definizione di un quadro completo delle dinamiche familiari nella narrativa moderna e contemporanea, questa prima campionatura ha avuto il carattere di un esperimento, che doveva testare la produttività di letture incrociate e comporre i risultati in un discorso unitario sulla fenomenologia degli esiti volta per volta identificati. La varietà delle risposte contribuisce alla ricchezza dell'insieme. ← 13 | 14 →

Infine, una considerazione sul titolo. Armonia e conflitti contrappone un polo positivo e uno negativo delle possibili dinamiche, di cui al lettore è lasciato il piacere della scoperta. Gelosia, apprensione, tradimento, devozione, rivalità, rivolta, incomprensione non sono che alcune delle combinazioni. Nei romanzi analizzati, specchio di un panorama ben più ampio, più rappresentati sono certamente i conflitti; ma, forse, come mostra più di un contributo, emergono forme di risoluzioni armoniose di quei conflitti familiari che animano le trame della narrativa (e della società) italiana moderna e contemporanea.

Si ringrazia il Gruppo degli Italianisti delle Università francofone del Belgio e in particolare Paola Moreno per aver incoraggiato e seguito questo progetto dal suo esordio. Un ringraziamento speciale va a Jean-Louis Dumortier, direttore del Département de Langues et littératures françaises et romanes della Faculté de Philosophie et Lettres, Université de Liège, che ha avuto la gentilezza di offrirci il testo che segue e che fa da incipit al volume.

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Prefazione

Details

Pages
187
Year
2015
ISBN (PDF)
9783035264609
ISBN (ePUB)
9783035299632
ISBN (MOBI)
9783035299625
ISBN (Softcover)
9782875742056
DOI
10.3726/978-3-0352-6460-9
Language
Italian
Publication date
2014 (October)
Keywords
letteratura famiglia confronto vincolo relazioni
Published
Bruxelles, Bern, Berlin, Frankfurt am Main, New York, Oxford, Wien, 2014. 187 p.

Biographical notes

Ilaria de Seta (Volume editor)

Ilaria de Seta si è formata all’Università di Napoli Federico II, è stata borsista dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici, ha perfezionato gli studi e insegnato all’University College Cork, attualmente insegna lingua e letteratura italiana all’Université de Liège. I suoi interessi di ricerca comprendono da un lato le rappresentazioni e le funzioni dello spazio nella narrativa italiana otto-novecentesca, con pubblicazioni su Nievo, De Roberto, Pirandello, Tozzi, Svevo, Tomasi di Lampedusa e dall’altro la parabola intellettuale di Borgese negli Stati Uniti.

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