Loading...

Il lato oscuro delle parole

The Dark Side of Words

by Alessandra Calanchi (Volume editor) Gloria Cocchi (Volume editor) Antonio Comune (Volume editor)
©2015 Conference proceedings 221 Pages

Summary

L’enigma, il gioco, il rompicapo hanno da sempre intrattenuto un rapporto intrigante e privilegiato con la lingua e la letteratura, ed infatti si ritrovano nel corso del tempo e nelle diverse nazioni e culture numerosi ed affascinanti esempi di contiguità e contaminazione reciproca. Questo volume contiene, pur con qualche aggiunta, gran parte dei lavori presentati nel convegno Il gioco, l’enigma, l’inganno nella linguistica e nella pratica letteraria, svoltosi a Urbino nei giorni 29–30 novembre 2012 all’interno della più ampia rassegna interdisciplinare Urbinoir, e ha come oggetto proprio l’interazione fra l’enigma, il gioco di parole e la componente ludica all’interno di discipline anche fra di loro assai eterogenee.

Table Of Contents

  • Copertina
  • Titolo
  • Copyright
  • Sull’autore/sul curatore
  • Sul libro
  • Questa edizione in formato eBook può essere citata
  • Indice dei contributi
  • Introduzione
  • Saluto
  • Saluto
  • Lettera-tour: giochi e travestimenti letterari
  • Rosalind/Ganymede/Rosalind: travestimento, gioco, enigma in As You Like It di William Shakespeare19
  • 1. Introduzione
  • 2. Dinamiche del travestimento
  • 3. Lo specchio e gli enigmi
  • 4. L’Epilogo
  • Riferimenti bibliografici
  • Enigma come gioco: Le jeu de l’amour et du hasard di Marivaux29
  • 1. Il Gioco
  • 2. L’Amore
  • 3. Il Caso
  • 4. Considerazioni sul testo
  • Riferimenti bibliografici
  • Fonti primarie
  • Fonti secondarie
  • Vite fantastiche di Chapman e Keats (e di Brian O’Nolan, di Myles na gCopaleen, di Flann O’Brien e di molti altri)45
  • Riferimenti bibliografici
  • La cortesia dell’inganno: gioco e menzogna in Nel museo di Reims di Daniele Del Giudice57
  • Bibliografia
  • Fonti primarie
  • Fonti secondarie
  • Il poeta apprendista stregone: magia nella poesia americana contemporanea71
  • 1. L’indovinello letterario come gioco di prestigio: quando gli oggetti desiderano, parlano, svaniscono
  • 2. L’epigrafe come origine dell’indovinello letterario: la sparizione dell’oggetto e la sua trasmutazione in linguaggio
  • 3. La tradizione logogrifica americana: quando le lettere dell’alfabeto diventano creature animate
  • Bibliografia
  • Fonti primarie
  • Fonti secondarie
  • Linguistica ed enigmistica
  • Il lato oscuro delle parole crociate. Consuetudini e originalità del linguaggio cruciverbistico89
  • 1. Definire attraverso una sostituzione
  • 2. Definire attraverso un riferimento
  • 3. Definire attraverso un’omissione
  • 4. Definire attraverso un’allusione
  • 5. Definire attraverso una dilogia
  • Riferimenti bibliografici
  • Fenomeni linguistici nell’enigmistica classica101
  • 1. Introduzione
  • 2. Breve storia dell’Enigmistica classica
  • 2.1 L’indovinello
  • 2.2 Evoluzione dei giochi
  • 3. Enigmistica Moderna
  • 3.1 Indovinelli moderni
  • 3.2 Classificazione dei giochi
  • 4. Enigmi in lingua inglese
  • 5. Conclusioni. Enigmistica e linguistica
  • Riferimenti bibliografici
  • Sitografia
  • Riviste citate
  • Creatività e cattiveria: risolvere un romanzo con l’enigmistica115
  • Riferimenti bibliografici
  • Mondi ed emblemi egizî in Athanasius Kircher. La decifrazione di un particolare della Tabula Bembina125
  • Bibliografia
  • Fonti primarie
  • Fonti secondarie
  • Tracce sonore del linguaggio enigmatico139
  • Bibliografia
  • Fonti primarie
  • Fonti secondarie
  • Inganni e misteri: la crime fiction
  • Determinismo, relativismo, complessità: le vite parallele di matematica e romanzo poliziesco153
  • Riferimenti bibliografici
  • Dubbi, sospetti e fiori in cifra per Agatha Christie169
  • Bibliografia
  • Conversazione come sfida intellettuale. Teoria e prassi dell’interrogatorio in alcune opere di Friedrich Ani177
  • 1. Introduzione
  • 2. L’interrogatorio come genere conversazionale
  • 3. L’interrogatorio e la letteratura
  • 4. Friedrich Ani e il suo protagonista Tabor Süden
  • 5. Discussione di interrogatori esemplari
  • 6. Conclusioni
  • Riferimenti bibliografici
  • Il lato oscuro della parola Amore197
  • Bibliografia
  • Ipostasi, ovvero del multiverso semantico217

| 7 →

Alessandra Calanchi, Gloria Cocchi & Antonino Comune

Introduzione

L’enigma, il gioco, il rompicapo hanno da sempre intrattenuto un rapporto intrigante e privilegiato con la lingua e la letteratura. Dai limericks ai cruciverba e all’enigmistica classica, dalle “parole in libertà” del futurismo alla tradizione francese dei calembours e dei pastiches fino alla recente game theory, dai giochi matematici di Lewis Carroll al “poema pitagorico” di Cesare Milanese, dagli Esercizi di Stile di Queneau al Castello dei destini incrociati di Calvino, dal paradosso alla parodia, si trovano nel corso del tempo e nelle diverse nazioni e culture numerosi e affascinanti esempi di contiguità e contaminazione reciproca.

Il presente volume contiene buona parte dei lavori presentati nel convegno dal titolo Il gioco, l’enigma, l’inganno nella linguistica e nella pratica letteraria, svoltosi a Urbino nei giorni 29–30 novembre 2012 e avente come oggetto l’interazione fra l’enigma, il gioco di parole e la componente ludica all’interno di discipline anche fra di loro eterogenee. Per questa ragione abbiamo deciso di affiancarvi anche altri lavori, non presentati al convegno, che ben si collegano alla raccolta in quanto incentrati sulle stesse tematiche.

Il suddetto convegno era stato inserito all’interno della più ampia rassegna interdisciplinare Urbinoir, appuntamento annuale ormai fisso nel panorama delle iniziative organizzate dall’università urbinate. In particolare, l’edizione di Urbinoir del 2012 recava come sottotitolo Il lato oscuro delle parole – The dark side of words, che non a caso abbiamo deciso di utilizzare come titolo del nostro volume in quanto ben si sposa con le tematiche principali ivi trattate.

Questo libro è suddiviso in tre sezioni, che si rifanno alla suddivisione già operata sugli interventi del convegno: Lettera-tour: giochi e travestimenti letterari; Linguistica ed enigmistica; Inganni e misteri: la crime fiction. Pur se gli articoli presentati in questo volume non rispecchiano totalmente gli interventi presentati al convegno, abbiamo deciso di mantenere questa suddivisione in modo che il lettore possa meglio orientarsi all’interno di un campo molto vasto e assai eterogeneo.

La prima sessione, Lettera-tour: giochi e travestimenti letterari, contiene contributi inseriti in ordine cronologico, che si rifanno rispettivamente al Seicento (Mullini), al Settecento (Comune), al Novecento (Scatasta, Martelli e Bertoli). Gli autori affrontano anche vari generi: teatro, romanzo, poesia, e hanno come tema dominante sia il gioco sia il travestimento. Perché ci si traveste? Per fuggire dalla paura o nascondersi, per scoprire e conoscere senza farsi ‘vedere’, ← 7 | 8 → per far finta di essere chi non si è, per comportarsi diversamente da come si dovrebbe. Per raccontare tale camuffamento quale linguaggio bisogna usare? Un linguaggio altrettanto capace di mutare, di dire e non dire, una lingua capace di giocare con le parole. Ebbene, in tutti i contributi raccolti il linguaggio si arricchisce, si amplia, dice e non dice, affascina e seduce.

Roberta Mullini ci presenta subito un caso di travestimento, prima come protezione da una minaccia e poi come gioco. Rosalind e Celia, le due protagoniste femminili, fuggite nella foresta di Arden si travestono; la prima indossa abiti maschili e la seconda cambia solo il nome. Inizialmente il travestimento di Rosalind è solamente iconico, in seguito il suo atteggiamento cambierà e lei tornerà a impersonare se stessa in un complesso gioco di specchi sia retorico sia diegetico. Rosalind ora non è solo vestita da uomo, ma si comporterà e parlerà come un uomo. Il saggio di Roberta Mullini analizza quindi le fasi della commedia in cui il travestimento ‘semplice’, quello iconico e quello verbale sono l’espressione di un enigma la cui soluzione, nota agli spettatori, resta oscura al protagonista maschile Orlando fino alla cerimonia finale, in cui cadono tutte le maschere.

L’enigma è anche interrogazione e stupore e Marivaux, come leggiamo nel saggio di Antonino Comune, coniuga il gioco dei sentimenti con il linguaggio del gioco. Silvia chiede al padre Orgon di poter scambiare il suo ruolo con quello della sua fidata cameriera Lisetta. Questo gioco, ricco e profondo, si amplifica con l’inserimento della fatalità perché, all’insaputa di Silvia, anche il suo promesso sposo Dorante si traveste da Arlequin, il suo domestico. Tale situazione crea equivoci e ilarità, ma pone anche in essere una critica ai matrimoni combinati e proclama la necessità di imparare il linguaggio dei sentimenti. Ne Le Jeu, il linguaggio assume un’importanza unica perché dice la verità del cuore al di là di qualsiasi travestimento. Il gioco doppio, che è anche doppio gioco dei personaggi, rende questa ‘pièce’, capolavoro del Settecento, moderna e attuale.

Gino Scatasta, nel suo saggio, ci dice come il gioco del travestimento può essere una scelta, un atteggiamento difensivo con il quale nascondersi. Siamo in presenza di una serie di interrogativi. Perché cambiare nome? Fino a quale soglia può spingersi l’allucinazione, l’euforia o l’insensatezza? La fantasia ‘malata’, la visione e l’incubo riusciranno a sovvertire la realtà? Il brano di Scatasta cerca di chiarire il misterioso motivo del proliferare di identità di Myles / O’ Nolan/ O’ Brian che continua a sfuggirci. Lo sconcerto del lettore è al massimo quando si affronta la saga di Keats e Chapman. Rimane solo il gioco con le parole, il genio del linguaggio, è un gioco pirotecnico di identità che forse non vogliono ingannare il lettore, ma che certo gli schiudono interrogativi e mondi fluidi, ambigui, dolorosi e, solo a volte, divertenti. ← 8 | 9 →

Il lavoro di Matteo Martelli rappresenta un ‘viaggio’ spaziale e iconico nel Museo di Reims. Qui si incontrano immagini e persone che con le parole creano visibilità e percezioni, colori e suoni che animano due personaggi, Barnaba e Anne, e il narratore extradiegetico. L’inganno e la menzogna diventano un gioco ambiguo tra la cortesia di Anne e la visione di Barnaba che insegue e intreccia più visioni e sensazioni personali. Il gioco diventa allora stabilire una giusta valutazione delle relazioni che Barnaba e Anne intendono creare mediante la visione dei dipinti, che idealmente diventano palcoscenico teatrale. Il Museo non è il luogo in cui attraverso la visione e lo sguardo attento di oggetti estetici ci si propone una visione riflessa di noi stessi? Il Museo di Reims, oltre che luogo della conoscenza, diventa quindi anche pretesto della comunicazione intersoggettiva.

Quando tutto quello che una pagina racchiude prende vita autonoma, le lettere si animano, gli oggetti parlano, la punteggiatura si dota di favella, i calligrammi si animano, allora entriamo in un mondo legato alla tradizione dell’indovinello epigrafico. Mariacristina Natalia Bertoli, nel suo saggio, passa in rassegna, elenca e confronta i diversi tipi di indovinello epigrafico presenti nella poesia americana contemporanea, per concludere con l’illustrazione delle relazioni ontologiche e genealogiche tra l’indovinello e l’incantesimo. Tale discussione è condotta dall’autrice alla luce di reperti archeologici quali le ciotole magiche dell’epoca sassanide, gli oggetti parlanti dell’epigrafia greca e latina, e gli amuleti e i monili della tradizione runica e alto medioevale in latino e anglosassone. Questa analisi comparata porta alla luce alcune insospettabili connessioni tra la tradizione cabalistica, la letteratura alchemica e la poesia americana contemporanea.

La seconda sezione, Linguistica ed enigmistica, è centrata sulla disciplina che fa del gioco di parole il suo stesso oggetto, a prescindere da testi e contesti, anche se poi gli stessi giochi e la risoluzione di enigmi di vario genere possono svolgere un ruolo fondamentale all’interno di trame letterarie, come vedremo pure in alcuni dei lavori presentati.

La sezione si apre con il lavoro di Francesca Cocco, autrice de L’italiano dei cruciverba,1 la quale ci illustra i processi che stanno alla base della creazione di uno schema di parole crociate, che troppo spesso siamo abituati a guardare dal punto di vista del solutore piuttosto che da quello del cruciverbista. L’analisi si concentra in particolare sui vari tipi di definizioni che vengono proposte al solutore: da quelle puramente lessicografiche, che sfruttano procedimenti quali la sinonimia e l’iperonimia, a quelle ben più enigmatiche, tipicamente basate sul polisensismo e la dilogia, che accostano una soluzione apparente a quella ← 9 | 10 → reale, similmente a quanto avviene nei giochi dell’enigmistica classica come gli indovinelli.

A tutto ciò si collega il lavoro di Gloria Cocchi, che ha per argomento proprio i giochi enigmistici in versi. Si parte con un excursus della loro evoluzione nel tempo, a partire dai primi giochi comparsi, cioè gli indovinelli, fino ad arrivare ad analizzare la struttura dei giochi moderni e le loro differenze con quelli del passato. Infine viene fatto un confronto fra giochi in italiano e in inglese, lingua in cui la forma orale diverge notevolmente dalla forma scritta; ciò si correla alla possibilità di proporre giochi che in italiano non sarebbero accettabili, in quanto la soluzione tiene conto della pronuncia delle parole e non della loro grafia, cosa che in italiano non è considerata conforme ai canoni dell’enigmistica moderna.

Il lavoro di Giulia Ovarelli costituisce un ponte fra l’analisi dei giochi enigmistici in sé e il loro utilizzo in ambito letterario. Il romanzo L’incontro di Vincenzo Cerami, che l’autrice analizza, rappresenta proprio una sfida di carattere enigmistico fra i due protagonisti: l’uno, professore ed enigmista, è volontariamente scomparso e vuole essere ritrovato grazie alla risoluzione di un indovinello, da cui partirà una specie di caccia al tesoro; l’altro, studente e appassionato di enigmistica, raccoglie la sfida e si mette a cercarlo. La concatenazione degli enigmi in realtà ripercorrerà l’intera biografia del professore, e ha lo scopo, alla fine, di far ‘tornare i conti’ della sua intera vita.

Il legame fra enigmi e letteratura ha comunque radici ben più antiche, come ci mostra il lavoro di Giuliano Mori che analizza l’opera di Athanasius Kircher, studioso seicentesco di cultura enciclopedica, che dedicò particolare attenzione allo studio dell’antico Egitto. Il lavoro si incentra sulla decifrazione di un particolare della Tabula Bembina, un bronzo romano di ‘moda egiziana’ i cui geroglifici non hanno, di fatto, alcun significato. Attraverso un personale metodo di decifrazione, Kircher riuscirà però ad attribuire un significato perfino a geroglifici che ne erano privi, fino ad arrivare a scorgervi un’allegoria dell’intero universo egizio.

A chiudere la sezione, e andando ancor più indietro nel tempo, troviamo il lavoro di Sabina Crippa, che ha per tema il linguaggio oscuro ed enigmatico della Sibilla. Questa ha accesso visivo ai disegni divini; pertanto la sua comunicazione avviene per immagini e, dal momento che è assai arduo tradurre in parole le visioni, il suo linguaggio risulterà criptico e ambiguo, e di difficile comprensione per gli uomini che possono solo udire, ma non vedere. L’enigma della Sibilla è quindi una sfida lanciata agli esseri umani, un segno insolubile, una traccia della volontà divina che gli uomini mai arriveranno a conoscere fino in fondo.

La terza sezione, infine, è dedicata a Inganni e misteri: la crime fiction. Il romanzo poliziesco e il noir, infatti, costituiscono forse il macro-genere letterario che più si avvale di enigmi, misteri e ragionamenti da parte del protagonista/detective, ← 10 | 11 → il quale o deve trovare una soluzione logica per spiegare una concatenazione di avvenimenti spesso apparentemente slegati, o deve muoversi nei labirinti insidiosi della metropoli o della psicopatologia criminale. Ma accanto alla crime fiction non dimentichiamo i ‘lati oscuri’ di una realtà – la cronaca nera – spesso più terribile di quella romanzesca. Anche la cronaca entra in questa sezione, così come la filosofia, l’etimologia, le scienze forensi.

Details

Pages
221
Year
2015
ISBN (PDF)
9783653050486
ISBN (ePUB)
9783653975703
ISBN (MOBI)
9783653975697
ISBN (Softcover)
9783631657553
DOI
10.3726/978-3-653-05048-6
Language
Italian
Publication date
2014 (December)
Keywords
Gioco Enigma Rompicapo Linguistica
Published
Frankfurt am Main, Berlin, Bern, Bruxelles, New York, Oxford, Wien, 2014. 221 p., 3 ill. b/n

Biographical notes

Alessandra Calanchi (Volume editor) Gloria Cocchi (Volume editor) Antonio Comune (Volume editor)

Alessandra Calanchi è professore associato di Lingua e letteratura anglo-americana. I suoi interessi spaziano dalla narrativa ebraico-americana al romanzo poliziesco. Gloria Cocchi è ricercatrice e docente di Linguistica generale e Lingua inglese. La sua area di specializzazione è la sintassi formale in ambito generativo ed il confronto interlinguistico. Antonino Comune è ricercatore e docente di Lingua francese. Si occupa prevalentemente di letteratura francese degli anni 1930 con particolare riguardo per l’analisi linguistica.

Previous

Title: Il lato oscuro delle parole
book preview page numper 1
book preview page numper 2
book preview page numper 3
book preview page numper 4
book preview page numper 5
book preview page numper 6
book preview page numper 7
book preview page numper 8
book preview page numper 9
book preview page numper 10
book preview page numper 11
book preview page numper 12
book preview page numper 13
book preview page numper 14
book preview page numper 15
book preview page numper 16
book preview page numper 17
book preview page numper 18
book preview page numper 19
book preview page numper 20
book preview page numper 21
book preview page numper 22
book preview page numper 23
book preview page numper 24
book preview page numper 25
book preview page numper 26
book preview page numper 27
book preview page numper 28
book preview page numper 29
book preview page numper 30
book preview page numper 31
book preview page numper 32
book preview page numper 33
book preview page numper 34
book preview page numper 35
book preview page numper 36
book preview page numper 37
book preview page numper 38
book preview page numper 39
book preview page numper 40
224 pages