« Tout le talent d'écrire ne consiste après tout que dans le choix des mots »
Mélanges d'études pour Giuseppe Bernardelli
Edited By Enrica Galazzi, Marisa Verna and Maria Teresa Zanola
Una non dimenticata stagione grammaticale nei corsi di Lingue alla Cattolica di Brescia
Extract
1.Premessa
La grammaire repose sur l’existence de régularités dans la langue. Elle consiste à découper le langage en unités puis à donner des lois pour assembler ces unités […] toutes les grammaires que nous avons faites ont été dépassées, à un moment donné, par la réalité du langage vivant.1
La citazione posta in apertura al contributo che vuole onorare un Collega Amico, più giovane di noi per età anagrafica, ma che negli anni della nostra professione bresciana all’Università Cattolica, è stato per noi autorevole guida e testimone della ricerca di quelle « régularités dans la langue », che, a più riprese, e da diversi punti di vista, ci siamo proposti di « assembler en unités », ci pare possa costituire il filo rosso di questo breve saggio.
Negli anni Settanta del XX secolo la laurea in Lingue e Letterature Straniere è ancora ampiamente dominata da una letteratura che prevarica sulla lingua, ma i tempi sono ormai maturi perché la stessa lingua acquisti la sua autonomia dalla letteratura e quindi perché si creino dei curricula prettamente linguistici.
Il discorso sulla grammatica diviene dunque centrale, e subito assume una valenza più ampia, si dilata a discorso sulla linguistica, ma questa « scienza nuova » si sdoppia contestualmente anche sul fronte applicato, il quale chiama in causa altre discipline, segnatamente pedagogia e psicologia, in quanto si impone la necessità di valutare implicazioni e ricadute didattiche, che muovono da sperimentazioni, validate in prima istanza, e...
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