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Cronache letterarie negli anni del Boom

Recensioni sui quotidiani italiani

by Dario Boemia (Author)
©2025 Monographs XXVI, 196 Pages
Series: Moving Texts / Testi mobili, Volume 13

Summary

Scritti non originali, valutazioni poco meditate, commenti faziosi: questi sono i tratti che hanno portato la recensione ad essere considerata a lungo una forma marginale di critica letteraria. Eppure, la sua storia e le sue odierne sopravvivenze non solo dimostrano il ruolo centrale che ha svolto nei fatti letterari degli ultimi tre secoli, ma anche una ricchezza di procedure che smentisce l’idea di un genere minore. Questo libro analizza il ruolo della recensione letteraria sui principali quotidiani italiani degli anni del Boom. Esplora in che modo giornalisti e critici hanno raccontato la letteratura al pubblico di lettori allargato dalla scolarizzazione. Integrando sociologia della letteratura, storia dell’editoria e periodical studies, il volume apre una finestra sulla letteratura degli anni del miracolo economico e ridefinisce il genere della recensione giornalistica italiana, argomentandone il valore storico e critico.

Table Of Contents

  • Copertina
  • Pagina del titolo
  • Pagina del copyright
  • Dedizione
  • Contenuti
  • Immagini
  • Prefazione
  • Premessa
  • Introduzione Per una teoria della recensione
  • Il peccato originale
  • La critica a misura di giornale
  • Intervista, anticipazione, dibattito
  • Il conflitto tra gusto e politica
  • Dispositivi ermeneutici e movimenti
  • Capitolo 1 Verso il boom
  • Gli anni dei tascabili
  • Debenedetti all’angolo, o dell’esistenzialismo italiano
  • L’outsider: il caso Tucci
  • Il dopo Metello secondo Carlo Bo
  • Una nuova finestra sulla letteratura
  • Capitolo 2 Marcovaldo (1963)
  • Gli anni di Citati e Arbasino
  • Marcovaldo tra le strenne
  • Copia e incolla. Comunicati stampa, pubblicità e recensione
  • Sventare l’apocalisse. La letteratura tra fumetti e televisione
  • Tra tradizione e modernità. Il Corriere e gli anni Sessanta
  • “Vedrei il libro trasportato sullo schermo”. Parla Paese Sera
  • Da Henry James a Charlie Chaplin. Una questione di inquadramento
  • Capitolo 3 Il colombre (1966)
  • Gli anni di Gramigna e Bocelli
  • L’io che vive e l’io che scrive
  • Della critica tematica, o delle “situazioni espressive”
  • Oltre Kafka. La critica e i suoi cliché
  • Una questione di occhiali. In morte di Cecchi
  • Capitolo 4 Sillabario n. 1 (1972)
  • L’autunno letterario 1972
  • Il “caso Parise”, o il processo alle intenzioni
  • Oltre le polemiche. Parise tra sorpresa e “saudade”
  • Tre recensioni al limite. Impressioni, lettere e deroghe
  • Una parentesi sui settimanali. Il caso Epoca
  • Da La Torre a Spinazzola. Parise e l’Unità dieci anni dopo
  • Capitolo 5 Bilanci
  • La recensione nel “ciclo continuo” dell’industria editoriale
  • Processo alle pagine-libri dei quotidiani
  • Ai ferri corti: gli editori a confronto con i redattori letterari
  • Il processo senza fine
  • Perpetuare l’illusione. Continuità e discontinuità
  • Bibliografia
  • Indici
  • Indice delle opere
  • Indice dei periodici
  • Indice dei nomi

Dario Boemia

Cronache letterarie negli anni del Boom

Recensioni sui quotidiani italiani

Bruxelles · Berlin · Chennai · Lausanne · New York · Oxford

« Die Deutsche Bibliothek » répertorie cette publication dans la « Deutsche Nationalbibliografie » ; les données bibliographiques détaillées sont disponibles sur le site <http://dnb.ddb.de>.

ISSN 2033-1274

ISBN 978-2-87574-685-6 (Print)

ISBN 978-2-87574-686-3 (E-PDF)

ISBN 978-2-87574-687-0 (E-PUB)

DOI 10.3726/b22855

D/2025/5678/13

Published by P.I.E. PETER LANG S.A, Bruxelles (Belgique)

Quando si farà la storia della cultura letteraria del secondo dopoguerra non si potrà più fondare la ricerca sulle sole riviste ma bisognerà allargare lo scandaglio e schedare giornali, settimanali, eccetera, trasmissioni radiofoniche e televisive. Il mondo si è allargato (al punto da sembrare inafferrabile) ed è giusto che anche l’occhio dello storico si adegui alle nuove misure.

CARLO BO

I myself have failed in The History of Modern Criticism to construe a convincing scheme of development. I discovered […] that the history of criticism is rather a series of debates on ‘essentially contested concepts’ […]. This is, at least for me, the end of an illusion, the fall of literary history.

RENÉ WELLEK

Contenuti

Immagini

Prefazione

Paolo Giovannetti

Premessa

Introduzione Per una teoria della recensione

Il peccato originale

La critica a misura di giornale

Intervista, anticipazione, dibattito

Il conflitto tra gusto e politica

Dispositivi ermeneutici e movimenti

Capitolo 1 Verso il boom

Gli anni dei tascabili

Debenedetti all’angolo, o dell’esistenzialismo italiano

L’outsider: il caso Tucci

Il dopo Metello secondo Carlo Bo

Una nuova finestra sulla letteratura

Capitolo 2 Marcovaldo (1963)

Gli anni di Citati e Arbasino

Marcovaldo tra le strenne

Copia e incolla. Comunicati stampa, pubblicità e recensione

Sventare l’apocalisse. La letteratura tra fumetti e televisione

Tra tradizione e modernità. Il Corriere e gli anni Sessanta

“Vedrei il libro trasportato sullo schermo”. Parla Paese Sera

Da Henry James a Charlie Chaplin. Una questione di inquadramento

Capitolo 3 Il colombre (1966)

Gli anni di Gramigna e Bocelli

L’io che vive e l’io che scrive

Della critica tematica, o delle “situazioni espressive”

Oltre Kafka. La critica e i suoi cliché

Una questione di occhiali. In morte di Cecchi

Capitolo 4 Sillabario n. 1 (1972)

L’autunno letterario 1972

Il “caso Parise”, o il processo alle intenzioni

Oltre le polemiche. Parise tra sorpresa e “saudade”

Tre recensioni al limite. Impressioni, lettere e deroghe

Una parentesi sui settimanali. Il caso Epoca

Da La Torre a Spinazzola. Parise e l’Unità dieci anni dopo

Capitolo 5 Bilanci

La recensione nel “ciclo continuo” dell’industria editoriale

Processo alle pagine-libri dei quotidiani

Ai ferri corti: gli editori a confronto con i redattori letterari

Il processo senza fine

Perpetuare l’illusione. Continuità e discontinuità

Bibliografia

Indici

Indice delle opere

Indice dei periodici

Indice dei nomi

Immagini

Figura 1: Il Giorno, 27 aprile 1956, pp. 12–13. Fonte: Quotidiano Nazionale La Nazione

Figura 2: Il Giorno, 24 giugno 1956, p. 14. Fonte: Quotidiano Nazionale La Nazione

Figura 3: Il Giorno, 14 dicembre 1963, p. 23. Fonte: Quotidiano Nazionale La Nazione

Figura 4: Il Giorno, 14 dicembre 1963, p. 25. Fonte: Quotidiano Nazionale La Nazione

Figura 5: Paese Sera-libri, 18 novembre 1960, p. 1. Fonte: Biblioteca Sormani, Milano

Figura 6: La Fiera letteraria, 24 novembre 1966, p. 13. Fonte: Biblioteca Sormani, Milano

Prefazione

Fra i tanti ragionamenti che si possono svolgere intorno alla recensione come genere e attività di scrittura, ce n’è uno che il libro di Dario Boemia mi fa sembrare attualissimo. Che cosa sia una recensione, a ben vedere, non deve essere spiegato. Il concetto e la prassi non hanno bisogno di definizioni troppo complesse, e anzi è fin troppo facile ironizzare su certe caratteristiche che quasi tutti ritengono scontate. Vediamole. Le recensioni sono spesso commissionate, possono essere atti di conformismo, rafforzano il consenso verso autori egemoni, e così via. Ma è possibile rovesciare specularmente il discorso, senza produrre effetti particolarmente stupefacenti: le recensioni sono prese di posizione individuali, possono rappresentare un gesto di ribellione, minano le fondamenta dei sistemi di valore definiti, ecc. Il dominio della recensione si colloca entro un campo letterario perfettamente definito nelle sue linee strutturali, ma è anche il luogo in cui fermenti nuovi, nuove prospettive possono manifestarsi e scardinare il sistema. La recensione è quasi l’emblema della libertà garantita alle scritture militanti, alla critica intesa come felice rapporto fra menti interpretative; però è anche, in ambito accademico, l’occasione in cui prendono forma le convenzioni più rigide, quasi intoccabili. E infatti, in modo nient’affatto inatteso, Dario Boemia ci ricorda che, se mancano (o mancavano fino a poco tempo fa) studi sistematici sulla recensione giornalistica, è vero il contrario per gli studi intorno alle reviews di tipo universitario, scientifico. E si potrebbe proseguire, magari ricordando quanto sciatta e trascurata possa essere la scrittura di certe recensioni, e quanto spesso invece possa rappresentare il momento in cui le virtù squisite dell’argomentare letterario si manifestano con la massima incisività, con la più calcolata misura retorica.

Il punto è che – a dirla in breve – l’ovvia azione del recensire mostra una dipendenza sin troppo evidente dai contesti in cui si manifesta, concedendosi docile alle ragioni dei sistemi di potere in cui si trova via via invischiata. La recensione è sempre sintomo di una “politica culturale” ben riconoscibile e interpretabile, anche quando – paradossalmente – è espressione di una posizione singola, agonistica, controcorrente. Nella recensione l’elemento ideologico è tanto chiaro da essere – con ogni evidenza – prima e ultima ragione del suo manifestarsi. Questo libro ce lo ricorda con abbondanza generosa di esemplificazioni. Certo, leggendo si possono passare in rassegna tanti nomi di giornalisti letterari più o meno conosciuti, più o meno dimenticati, in qualche caso non definibili nemmeno come “giornalisti” (da Giorgio Zampa a Pietro Citati, da Giacomo Debenedetti a Franca Cornelli, da Giuliano Gramigna a Roberto Ridolfi, per non trascurare figure peculiari come Attilio Bertolucci, Luigi Baldacci, Alberto Arbasino, Vittorio Spinazzola…) e se ne potrebbero ricavare interessanti considerazioni intorno alle loro carriere intellettuali. Ma il punto sembra davvero essere la dipendenza, evidentissima, e con pochi margini di autonomia, dalle politiche editoriali delle singole testate. Il “nuovo” modo di raccontare la letteratura realizzato dal Giorno vs il conservatorismo del Corriere; il tentativo di essere semplici e chiari del Corriere d’informazione vs l’ideologismo a volte superficiale dell’Unità. Eccetera. In mezzo, si possono cogliere non molte resistenze individuali, fra le quali memorabile è forse solo quella di Giacomo Debenedetti, o forse anche quella di Luigi Baldacci.

Details

Pages
XXVI, 196
Publication Year
2025
ISBN (PDF)
9782875746863
ISBN (ePUB)
9782875746870
ISBN (Softcover)
9782875746856
DOI
10.3726/b22855
Language
Italian
Publication date
2025 (October)
Keywords
book reviews literary criticism Italian newspapers Italo Calvino Marcovaldo Dino Buzzati Il colombre Goffredo Parise Sillabario n. 1 Niccolò Tucci Italian literature periodical studies sociology of literature Italian economic miracle
Published
Bruxelles, Berlin, Chennai, Lausanne, New York, Oxford, 2025. xxvi, 196 p., 6 ill. b/n.
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Biographical notes

Dario Boemia (Author)

Dario Boemia è assegnista di ricerca presso l’Università IULM di Milano e professore a contratto di Graphic Journalism al Boston College Italy. È autore della monografia I denti dell'arte. La letteratura entre-deux-guerres nell’"Italiano" di Leo Longanesi (2020). È membro della rivista JEPS (Journal of European Periodical Studies) e dei gruppi di ricerca IUPS (IULM University for Periodical Studies) e SNIF (Studying 'n' Investigating Fumetti).

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