Cronache letterarie negli anni del Boom
Recensioni sui quotidiani italiani
Summary
Excerpt
Table Of Contents
- Copertina
- Pagina del titolo
- Pagina del copyright
- Dedizione
- Contenuti
- Immagini
- Prefazione
- Premessa
- Introduzione Per una teoria della recensione
- Il peccato originale
- La critica a misura di giornale
- Intervista, anticipazione, dibattito
- Il conflitto tra gusto e politica
- Dispositivi ermeneutici e movimenti
- Capitolo 1 Verso il boom
- Gli anni dei tascabili
- Debenedetti all’angolo, o dell’esistenzialismo italiano
- L’outsider: il caso Tucci
- Il dopo Metello secondo Carlo Bo
- Una nuova finestra sulla letteratura
- Capitolo 2 Marcovaldo (1963)
- Gli anni di Citati e Arbasino
- Marcovaldo tra le strenne
- Copia e incolla. Comunicati stampa, pubblicità e recensione
- Sventare l’apocalisse. La letteratura tra fumetti e televisione
- Tra tradizione e modernità. Il Corriere e gli anni Sessanta
- “Vedrei il libro trasportato sullo schermo”. Parla Paese Sera
- Da Henry James a Charlie Chaplin. Una questione di inquadramento
- Capitolo 3 Il colombre (1966)
- Gli anni di Gramigna e Bocelli
- L’io che vive e l’io che scrive
- Della critica tematica, o delle “situazioni espressive”
- Oltre Kafka. La critica e i suoi cliché
- Una questione di occhiali. In morte di Cecchi
- Capitolo 4 Sillabario n. 1 (1972)
- L’autunno letterario 1972
- Il “caso Parise”, o il processo alle intenzioni
- Oltre le polemiche. Parise tra sorpresa e “saudade”
- Tre recensioni al limite. Impressioni, lettere e deroghe
- Una parentesi sui settimanali. Il caso Epoca
- Da La Torre a Spinazzola. Parise e l’Unità dieci anni dopo
- Capitolo 5 Bilanci
- La recensione nel “ciclo continuo” dell’industria editoriale
- Processo alle pagine-libri dei quotidiani
- Ai ferri corti: gli editori a confronto con i redattori letterari
- Il processo senza fine
- Perpetuare l’illusione. Continuità e discontinuità
- Bibliografia
- Indici
- Indice delle opere
- Indice dei periodici
- Indice dei nomi
Cronache letterarie negli anni del Boom
Recensioni sui quotidiani italiani
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Il volume è realizzato con i contributi del Department of Literary Studies dell’Università di Gand e del Dipartimento di Comunicazione, arti e media “Giampaolo Fabris” dell’Università IULM di Milano
ISSN 2033-1274
ISBN 978-2-87574-685-6 (Print)
ISBN 978-2-87574-686-3 (E-PDF)
ISBN 978-2-87574-687-0 (E-PUB)
DOI 10.3726/b22855
D/2025/5678/13
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Quando si farà la storia della cultura letteraria del secondo dopoguerra non si potrà più fondare la ricerca sulle sole riviste ma bisognerà allargare lo scandaglio e schedare giornali, settimanali, eccetera, trasmissioni radiofoniche e televisive. Il mondo si è allargato (al punto da sembrare inafferrabile) ed è giusto che anche l’occhio dello storico si adegui alle nuove misure.
CARLO BO
I myself have failed in The History of Modern Criticism to construe a convincing scheme of development. I discovered […] that the history of criticism is rather a series of debates on ‘essentially contested concepts’ […]. This is, at least for me, the end of an illusion, the fall of literary history.
RENÉ WELLEK
Contenuti
Paolo Giovannetti
Introduzione Per una teoria della recensione
La critica a misura di giornale
Intervista, anticipazione, dibattito
Il conflitto tra gusto e politica
Dispositivi ermeneutici e movimenti
Debenedetti all’angolo, o dell’esistenzialismo italiano
Il dopo Metello secondo Carlo Bo
Una nuova finestra sulla letteratura
Copia e incolla. Comunicati stampa, pubblicità e recensione
Sventare l’apocalisse. La letteratura tra fumetti e televisione
Tra tradizione e modernità. Il Corriere e gli anni Sessanta
“Vedrei il libro trasportato sullo schermo”. Parla Paese Sera
Da Henry James a Charlie Chaplin. Una questione di inquadramento
Gli anni di Gramigna e Bocelli
L’io che vive e l’io che scrive
Della critica tematica, o delle “situazioni espressive”
Oltre Kafka. La critica e i suoi cliché
Una questione di occhiali. In morte di Cecchi
Capitolo 4 Sillabario n. 1 (1972)
Il “caso Parise”, o il processo alle intenzioni
Oltre le polemiche. Parise tra sorpresa e “saudade”
Tre recensioni al limite. Impressioni, lettere e deroghe
Una parentesi sui settimanali. Il caso Epoca
Da La Torre a Spinazzola. Parise e l’Unità dieci anni dopo
La recensione nel “ciclo continuo” dell’industria editoriale
Processo alle pagine-libri dei quotidiani
Ai ferri corti: gli editori a confronto con i redattori letterari
Immagini
Figura 1: Il Giorno, 27 aprile 1956, pp. 12–13. Fonte: Quotidiano Nazionale La Nazione
Figura 2: Il Giorno, 24 giugno 1956, p. 14. Fonte: Quotidiano Nazionale La Nazione
Figura 3: Il Giorno, 14 dicembre 1963, p. 23. Fonte: Quotidiano Nazionale La Nazione
Figura 4: Il Giorno, 14 dicembre 1963, p. 25. Fonte: Quotidiano Nazionale La Nazione
Figura 5: Paese Sera-libri, 18 novembre 1960, p. 1. Fonte: Biblioteca Sormani, Milano
Figura 6: La Fiera letteraria, 24 novembre 1966, p. 13. Fonte: Biblioteca Sormani, Milano
Prefazione
Fra i tanti ragionamenti che si possono svolgere intorno alla recensione come genere e attività di scrittura, ce n’è uno che il libro di Dario Boemia mi fa sembrare attualissimo. Che cosa sia una recensione, a ben vedere, non deve essere spiegato. Il concetto e la prassi non hanno bisogno di definizioni troppo complesse, e anzi è fin troppo facile ironizzare su certe caratteristiche che quasi tutti ritengono scontate. Vediamole. Le recensioni sono spesso commissionate, possono essere atti di conformismo, rafforzano il consenso verso autori egemoni, e così via. Ma è possibile rovesciare specularmente il discorso, senza produrre effetti particolarmente stupefacenti: le recensioni sono prese di posizione individuali, possono rappresentare un gesto di ribellione, minano le fondamenta dei sistemi di valore definiti, ecc. Il dominio della recensione si colloca entro un campo letterario perfettamente definito nelle sue linee strutturali, ma è anche il luogo in cui fermenti nuovi, nuove prospettive possono manifestarsi e scardinare il sistema. La recensione è quasi l’emblema della libertà garantita alle scritture militanti, alla critica intesa come felice rapporto fra menti interpretative; però è anche, in ambito accademico, l’occasione in cui prendono forma le convenzioni più rigide, quasi intoccabili. E infatti, in modo nient’affatto inatteso, Dario Boemia ci ricorda che, se mancano (o mancavano fino a poco tempo fa) studi sistematici sulla recensione giornalistica, è vero il contrario per gli studi intorno alle reviews di tipo universitario, scientifico. E si potrebbe proseguire, magari ricordando quanto sciatta e trascurata possa essere la scrittura di certe recensioni, e quanto spesso invece possa rappresentare il momento in cui le virtù squisite dell’argomentare letterario si manifestano con la massima incisività, con la più calcolata misura retorica.
Il punto è che – a dirla in breve – l’ovvia azione del recensire mostra una dipendenza sin troppo evidente dai contesti in cui si manifesta, concedendosi docile alle ragioni dei sistemi di potere in cui si trova via via invischiata. La recensione è sempre sintomo di una “politica culturale” ben riconoscibile e interpretabile, anche quando – paradossalmente – è espressione di una posizione singola, agonistica, controcorrente. Nella recensione l’elemento ideologico è tanto chiaro da essere – con ogni evidenza – prima e ultima ragione del suo manifestarsi. Questo libro ce lo ricorda con abbondanza generosa di esemplificazioni. Certo, leggendo si possono passare in rassegna tanti nomi di giornalisti letterari più o meno conosciuti, più o meno dimenticati, in qualche caso non definibili nemmeno come “giornalisti” (da Giorgio Zampa a Pietro Citati, da Giacomo Debenedetti a Franca Cornelli, da Giuliano Gramigna a Roberto Ridolfi, per non trascurare figure peculiari come Attilio Bertolucci, Luigi Baldacci, Alberto Arbasino, Vittorio Spinazzola…) e se ne potrebbero ricavare interessanti considerazioni intorno alle loro carriere intellettuali. Ma il punto sembra davvero essere la dipendenza, evidentissima, e con pochi margini di autonomia, dalle politiche editoriali delle singole testate. Il “nuovo” modo di raccontare la letteratura realizzato dal Giorno vs il conservatorismo del Corriere; il tentativo di essere semplici e chiari del Corriere d’informazione vs l’ideologismo a volte superficiale dell’Unità. Eccetera. In mezzo, si possono cogliere non molte resistenze individuali, fra le quali memorabile è forse solo quella di Giacomo Debenedetti, o forse anche quella di Luigi Baldacci.
Details
- Pages
- XXVI, 196
- Publication Year
- 2025
- ISBN (PDF)
- 9782875746863
- ISBN (ePUB)
- 9782875746870
- ISBN (Softcover)
- 9782875746856
- DOI
- 10.3726/b22855
- Language
- Italian
- Publication date
- 2025 (October)
- Keywords
- book reviews literary criticism Italian newspapers Italo Calvino Marcovaldo Dino Buzzati Il colombre Goffredo Parise Sillabario n. 1 Niccolò Tucci Italian literature periodical studies sociology of literature Italian economic miracle
- Published
- Bruxelles, Berlin, Chennai, Lausanne, New York, Oxford, 2025. xxvi, 196 p., 6 ill. b/n.
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