Vox & Silentium
Études de linguistique et littérature romanes – Studi di linguistica e letteratura romanza – Estudios de lingüística y literatura románicas
Edited By Gina Maria Schneider, Maria Chiara Janner and Bénédicte Élie
Interazioni tra oralità e unità segniche: uno studio sulle labializzazioni nella Lingua dei Segni Italiana (LIS)
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SABINA FONTANA & ERIKA RANIOLO
(Università di Catania, Ragusa)
L’esistenza delle lingue dei segni mostra non solo che la linguisticità non è esclusivo appannaggio delle lingue vocali ma che può essere veicolata anche da una modalità visivo-gestuale. La natura del canale determina la scelta degli articolatori e influisce sull’organizzazione delle informazioni. Si è visto, infatti, che tutte le lingue dei segni analizzate finora sono multilineari e multimodali (Cuxac & Antinoro Pizzuto 2010) poiché si servono di diversi articolatori che possono essere utilizzati in modo concomitante consentendo un’espressione simultanea delle informazioni. Gli articolatori manuali co-occorrono sistematicamente con diversi articolatori non manuali (espressione facciale, postura, direzione dello sguardo, componenti orali, cenni del capo) che svolgono funzioni ai vari livelli sub-lessicale, morfologico, sintattico e semantico-pragmatico. Tra le componenti non manuali, è opportuno evidenziare l’esistenza di varie forme di oralità che interfacciano il flusso segnato con diverse funzioni. Gli studi effettuati sulle componenti orali in diverse lingue dei segni1 concordano nel distinguere ← 241 | 242 →due tipi di oralità sulla base del collegamento con la lingua vocale: i gesti labiali sono vocalizzazioni prive di articolazione e senza alcun rapporto con la lingua vocale; al contrario, le labializzazioni consistono in frammenti di lingua vocale, con o senza emissione di voce, che co-occorrono con il flusso segnico con funzioni sia al livello sintagmatico che al livello paradigmatico (Fontana & Fabbretti 2000). Se i gesti labiali sono spesso associati ad un ruolo funzionale importante sia a livello cheremico, cioè fonemico (possono avere un ruolo distintivo) che a...
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